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Rapporto Svimez: “Tragico 2019 per il Sud, il Pil andrà sotto zero”
Nel report, lʼAssociazione per lo sviluppo dellʼindustria nel Mezzogiorno mette in guardia: “Nel Meridione ci sono più emigrati che immigrati, è vera emergenza”
Nel 2018 il Sud “ha fatto registrare una crescita del Pil dell’appena +0,6%, rispetto al +1% del 2017”, prosegue l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno nelle anticipazioni del suo rapporto su “L’economia e la società del Mezzogiorno”. Emerge, si legge ancora, “una ripresa debole, in cui peraltro si allargano i divari di sviluppo tra le aree del Paese”. La revisione delle stime Svimez mostra poi che, con la significativa eccezione del 2015, anche nel 2016 e nel 2017 il gap di crescita del Mezzogiorno è stato ampio.
Le previsione – Per quanto riguarda il futuro, per il 2020, Svimez prevede che il Pil meridionale “riprenderà a salire segnando però soltanto un +0,4% (anche l’occupazione tornerà a crescere, se pur di poco, con un +0,3%)”. Migliore, invece, sarà l’andamento delle più importanti variabili economiche nel Centro-Nord, “con un incremento del prodotto interno lordo pari a +0,9%, ma comunque non in grado di riportare l’Italia su un sentiero di sviluppo robusto (nel 2020, l’aumento del Pil nazionale sara’ del +0,8% e dell’occupazione del +0,3%)”.
Al Sud più emigrati che immigrati, è vera emergenza” – Gli emigrati dal Sud tra il 2002 e il 2017 sono stati oltre 2 milioni, di cui 132.187 nel solo 2017. Dal Rapporto Svimez emerge che questi ultimi “66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33% laureati)”. Il saldo migratorio interno, al netto dei rientri, “è negativo per 852mila unità. Nel 2017 sono andati via 132mila meridionali, con un saldo negativo di circa 70mila unità”. La ripresa dei flussi migratori è “la vera emergenza meridionale, che negli ultimi anni si è via via allargata anche al resto del Paese”.
