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Podcast per il digital marketing: 5 motivi per usarlo ancora
Risposta diretta: sì, è ancora una buona idea fare podcast per il digital marketingIl Digital Marketing è la componente del marketing che utilizza internet e le tecnologie digitali online per analizzare il mercato, elaborare strategie e porle in…. Spesso questo mezzo di comunicazione viene usato solo per moda o perché i competitorNel linguaggio economico, un competitor è una società dello stesso settore o un settore simile che offre un prodotto o un servizio simile. Può essere… seguono questa strada.
A volte l’analisi di benchmarkIl benchmarking è il processo di misurazione delle prestazioni di un’azienda rispetto alla concorrenza e agli standard industriali. Le aziende fanno benchmarking per analizzare il… gioca brutti scherzi. E confondiamo lo studio dei concorrenti con la necessità di muoverci sulle loro orme. Aprono un canale podcast e ti senti in obbligo di fare lo stesso. Così ti ritrovi a registrare la tua voce e tagliare file mp3 da caricare sulle varie piattaforme.
Ma non hai i contenuti. Cosa ottieni in cambio?
Scarsi risultati. Aprire un podcast per il digital marketing è un’idea interessante ma devono esserci dei presupposti. Ad esempio hai bisogno di un pubblico disposto ad accettare una fruizione diversa da quella che potrebbe presentarsi su TikTok o altri social network basati sul visual.
Il podcast ha bisogno di tempo e dedizione. Sia per creare un buon progetto editoriale che per ascoltare il risultato finale. Quindi, i file audio condivisi su iTunes e Spreaker funzionano se sono rivolti alle persone giuste e se hai buoni contenuti da condividere.
Qualche dettaglio in più? Ecco perché il podcast per il digital marketing è ancora un buon affare.
Il mobile avvantaggia i tuoi podcast
Un buon motivo per portare avanti la la strategia del podcast per il digital marketing: funziona alla perfezione sul mobile. Quindi dai dispositivi che porti ogni giorno in tasca o in borsa. Se viaggi molto, se usi i mezzi pubblici, è utile avere una compagna vocale con te.
Soprattutto se non preferisci ascoltare solo musica e vuoi utilizzare il tempo per imparare.
Molti podcast hanno un valore formativo. Anche non specifico ma generico e di ampie vedute. Però c’è un fattore decisivo da ricordare: gli heavy user, le persone che utilizzano il podcast con frequenza, preferiscono l’audio lontano da casa. Magari in palestra, quando fanno sport o in auto.
Fare podcast per il digital marketing (lontano da casa).
L’uso del mobile è fondamentale. Le piattaforme consentono di semplificare la gestione di questi file con sistemi di download (così ascolti anche quando sei offline) e ascolto in background che ti consente di bloccare lo schermo del telefono ma non la fruizione del file audio.
Da leggere: come strutturare un report di digital marketing
Il podcast è utile per i longform content
Vuoi sfruttare questa tecnica? Hai bisogno di gestire un processo di email marketing basato su contenuti approfonditi? Vuoi dare un motivo in più ai tuoi utenti per iscriversi a una versione premium dei tuoi post?
In tutti questi casi il podcast può aiutarti. Infatti si tratta di una strategia legata al contenuto abbondante, alla narrazione, alla capacità di trasformare la voce in uno strumento per fare marketing.
Il podcast non rappresenta – entrando nella metafora sportiva – lo sprinti tipico di un reel di Instagram o una challenge di TikTok: è una maratona. Può durare diversi minuti, anche un’ora se c’è una reale necessità.
Ma questo è il formato giusto per approfondire e dare un contributo extra a un argomento che merita di essere approfondito con estrema cura.
I podcast posizionano il tuo nome
Dove lo posizionano? Dove serve. Ad esempio su Google. Lo sai che i podcast hanno un posto riservato nella serpSERP: acronimo di Search Engine Results Pages, letteralmente “pagina dei risultati di un motore di ricerca”. Le SERP sono pagine web servite agli utenti quando… di Google?
Appaiono con queryQuery si usa di solito per indicare una richiesta che un utente effettua utilizzando un motore di ricerca. Ogni volta che cerchiamo qualcosa su un motore… specifiche e molto verticali. Ovvero dedicate ad argomenti specifici. Però i risultati ci sono e funzionano bene perché offrono risultati alternativi ai classici snippet, ai video e alle immagini.
Poi bisogna considerare un altro punto: i podcast sono perfetti per posizionare il brandUn Brand è un simbolo identificativo, marchio, logo, nome, parola e/o frase che le aziende usano per distinguere il loro prodotto dagli altri. Una combinazione…, per fare in modo che il tuo nome (o quello dell’a tua azienda) si definisca intorno a valori ben precisi. Un esempio: R Stories.
Questo è il podcast di Paola Maugeri dedicato a storie virtuose in termini di sostenibilità ambientale. Tipo un ciclista che crea la bicicletta più veloce della storia con pezzi di lavatrice e un ragazzo che si occupa del mare.
R Stories è una serie podcast che non nasce a caso: è promossa dal Gruppo Hera, aggregazione di aziende municipalizzate che gestisce servizi energetici e ambientali. Ecco qual è il modo di posizionare il brand, si veicolano contenuti per far ricordare un nome attraverso valori.
Hai tante piattaforme a tua disposizione
Questa è una buona notizia: se hai intenzione di sfruttare i podcast nel tuo piano di digital marketing puoi sfruttare una marea di servizi. Hai tutto quello che ti serve per creare un canale e distribuire la tua creazione.
Ad esempio puoi sfruttare Spreaker per ottenere una base professionale in grado di ospitare tuoi prodotti, senza dimenticare che ci sono realtà come Soundcloud e Spotify che possono rappresentare un’alternativa valida.
Poi ci sono i titani della distribuzione, Google e Apple. Essere in questi archivi permette di guadagnare visibilità, ascoltatori, pubblico. A tutto ciò si aggiungono i tool per creare e distribuire Podcast come Buzzsprout.
Il podcast per il digital marketing vocale
Ok, abbiamo suggerito un punto di riflessione: gli utilizzatori più accaniti di podcast preferiscono usarlo oltre le quattro mura domestiche.
Le previsioni per il futuro sono rosee se consideriamo la diffusione degli assistenti vocali. Supporti come Alexa o Google Assistant permettono di accedere a una valanga di podcast solo con un comando: “Hey Google, voglio ascoltare l’ultimo podcast di Montemagno”. Ed è subito servito.
Quindi si riduce l’ostacolo per chi vuole introdurre la fruizione dei podcast nella propria dieta mediale. Questo è un parametro che gli esperti di promozione digitale devono valutare con cura quando decidono se e come inserire il podcast nella propria attività di content marketing.
Questi file audio, infatti, possono diventare un riferimento non solo per chi inganna il tempo mentre aspetta l’auto ma anche per rilassarsi in salotto.
Podcast e digital marketing, tu ci sarai?
Fare un buon lavoro di podcast marketing vuol dire studiare a fondo il mercato e capire come, quando e perché creare questi contenuti.
Non è una di quelle strategie valide per il 90% dei progetti. Potrebbe essere paragonato al lavoro di Facebook ADVAdvertising (abbreviato ADV) significa pubblicità, è un messaggio a pagamento che un’azienda invia con lo scopo di informare o influenzare le persone che lo ricevono…? No di certo.
Per impostare un lavoro di promozione con i contenuti audio hai bisogno di un calendario editoriale, di obiettivi particolari che vanno dal personal brandingIl branding è una tecnica di marketing utilizzata dalle aziende per creare l’immagine desiderata di un prodotto o di un’azienda nella mente del consumatore. Il… allo storytelling, fino al brand building aziendale e al lead nurturingIl lead nurturing è il processo automatizzato di invio di contenuti personalizzati e rilevanti a lead, prospect e clienti in ogni fase del processo di… via email. Insomma, c’è un lavoro importante da affrontare ma sono convinto che il podcast per il digital marketing può essere una valida risorsa. Stai lavorando in questa direzione?
Da leggere: come fare marketing con i webinar
Podcast per il digital marketing, le fonti
Per creare questo articolo ho consultato fonti differenti. Una di queste è sicuramente la ricerca di www.nielsen.com dedicata alla capacità di questa tecnologia di aumentare l’engagementEngagement, dall’inglese “coinvolgimento”, è un termine che indica il livello di coinvolgimento degli utenti rispetto ad un’azienda o brand, spesso utilizzato in ambito Social Media Marketing. Vi è… con il pubblico del web.