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Errori nella strategia di digital marketing: 7 passi falsi

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Errori nella strategia di digital marketing: 7 passi falsi

Quali sono i principali errori nella strategia di digital marketingIl Digital Marketing è la componente del marketing che utilizza internet e le tecnologie digitali online per analizzare il mercato, elaborare strategie e porle in…? Difficile anticipare la risposta senza analizzare gli aspetti principali di questa materia. Perché le cause di insuccesso possono avere radici profonde.

Inoltre, non vorrei elencare i passi falsi che si compiono in una normale attività operativa: capita a tutti di sbagliare e le tattiche servono anche a questo. Vale a dire racchiudere gli errori all’interno di una cornice.

Parlo di una struttura per effettuare test ed esperimenti che ti permettono di migliorare le prestazioni. Perché solo così puoi fare passi avanti.

Solo così puoi trasformare un progetto statico in un processo di continuo miglioramento, proprio come suggerisce il ciclo di Deming:

Individui uno standard.Raccogli i dati.Interpreti i numeri.Effettui delle modifiche.Ricominci a raccogliere i dati.Così prosegui all’infinito, fino a raggiungere obiettivi sempre superiori. Ovviamente in questo processo possono esserci diversi errori nella strategia di digital marketing che minano la buona riuscita del progetto.

Sto parlando di passi falsi che tendono a rovinare l’intera attività promozionale fino alle estreme conseguenze. Vuoi maggiori informazioni?

Ecco cosa devi sapere rispetto all’argomento: ti elenco 7 peccati capitali che ogni esperto di digital marketing conosce ed evita come la peste.

Indice

C’è incoerenza tra digital e web marketing

Dobbiamo iniziare per forza da questo punto: la confusione tra web e digital marketing. Spesso c’è discrepanza tra questi ambiti e nella definizione dei punti essenziali per procedere con la stesura di un piano d’azione – con relative campagne di ADVAdvertising (abbreviato ADV) significa pubblicità, è un messaggio a pagamento che un’azienda invia con lo scopo di informare o influenzare le persone che lo ricevono…, content marketing e promozione – si perdono di vista i principi di base. Vale a dire:

Web marketing: promozione attraverso internet.Digital marketing: promozione attraverso strumenti digitali.Appare chiaro il divario tra i due elementi. Ed è anche lampante che tra gli errori nella strategia di digital marketing si presenti il limite di chi tende ad appiattire tutto intorno al tentativo di aumentare le vendite grazie al web.

Parlare di digitale vuol dire chiamare in causa strategie di marketing che interagiscono con lo smartphone in base alla prossimità dell’utente.

Un buon esempio di digital marketing – Fonte immagineQuesto matrimonio felice tra digitale e analogico avviene, ad esempio, con i famosi beacon, oggetti fisici che fanno da riferimento per inviare all’utente una notifica push al passaggio dell’utente giusto.

Nessuna analisi dei concorrenti

Tra gli errori nella strategia di digital marketing abbiamo l’assenza di benchmarkIl benchmarking è il processo di misurazione delle prestazioni di un’azienda rispetto alla concorrenza e agli standard industriali. Le aziende fanno benchmarking per analizzare il…. Vale a dire analisi della concorrenza per valutare dove e come si posizionano i competitorNel linguaggio economico, un competitor è una società dello stesso settore o un settore simile che offre un prodotto o un servizio simile. Può essere… diretti della tua attività.

Questo passaggio è indispensabile perché è grazie alla visione d’insieme che si possono definire i vari passi da muovere e i punti sui quali investire per creare una buona strategia di marketing digitale.

Ma se si lavora ignorando i competitor rischi di procedere verso lidi già solcati da altri brandUn Brand è un simbolo identificativo, marchio, logo, nome, parola e/o frase che le aziende usano per distinguere il loro prodotto dagli altri. Una combinazione…. Dai quali puoi imparare tanto: hai la possibilità di evitare errori e ottenere dei parametri di riferimento per misurare la tua azione di promozione. Un errore correlato è quello che procede verso l’analisi di benchmark ma non per usare i dati in modo strategico.

Si collezionano numeri e informazioni per copiare, emulare, prendere spunto da chi ha già esperienza nel settore. Risultato? Spesso il lavoro è un totale fallimento, non è così che si usano i dati di quest’analisi.

Da leggere: quali sono le tendenze del marketing digitale?

Il feedback del cliente è limitato

La raccolta delle opinioni delle persone che ti scelgono è fondamentale. Perché grazie ai feedback puoi scoprire punti deboli e possibili snodi da migliorare. Senza questo passaggio rischi di procedere alla cieca seguendo sempre gli errori che hanno caratterizzato la tua attività.

Basta sfruttare strumenti adeguati per ricevere feedback e allineare la strategia a una serie di consigli utili che vengono indicati dai clienti.

Questo si può ottenere, ad esempio, con applicazioni avanzate come Trustpilot o SurveyMonkey. Quest’ultimo è dedicato proprio alla creazione di questionari da inviare a un gran numero di persone.

Se hai un databaseUn database è una raccolta organizzata di dati strutturati per renderli facilmente accessibili, gestibili e aggiornabili. In parole povere, si può dire, un database in… che usi anche per fare email marketing puoi sfruttare questi contatti per ricevere feedback e opinioni dal tuo targetTarget si riferisce a un gruppo di potenziali clienti ai quali un’azienda vuole vendere i propri prodotti o servizi. Il Target è di conseguenza anche….

Così da allineare le tue mosse ed evitare errori nella strategia di digital marketing. Poi, per i settori e le attività avanzate è possibile pensare all’integrazione con un CRMCRM (Customer Relationship Management) si riferisce in genere a un software per gestire le relazioni con clienti e potenziali clienti. CRM è l’acronimo di Customer… tipo Hubspot e Salesforce che permettono di avere tutti gli strumenti per gestire la relazione con il cliente.

Si ignorano i dati relativi al target

Altro errore di ogni strategia di digital marketing che si rispetti: non considerare il target. Vale a dire un pilastro di ogni attività online e offline.

Se spari nel mucchio rischi di intercettare il classico errore che fanno i grandi brandi, i quali puntano solo sul l’outbound marketing: investono immense somme di denaro per raggiungere un pubblico disinteressato.

E magari rischiano anche contraccolpi negativi per il brand che si posiziona per valori che non corrispondono alla strategia di base.

Noi siamo fedeli all’inbound marketing che si basa su un assioma: farsi trovare dal pubblico giusto nel momento in cui ha bisogno di te.

Questo significa conoscere alla perfezione il target, magari grazie a un lavoro chirurgico dedicato alla creazione delle buyer personas.

Parliamo di un target che racchiude i caratteri di un gruppo di persone che condividono dati demografici, valori, obiettivi. Gli errori nella strategia di digital marketing, spesso, riguardano questo passaggio tecnico.

Si sottovaluta l’importanza della SWOT

Come iniziare una buona attività di digital marketing? Dall’analisi del target, dalla definizione degli obiettivi e dallo studio dei competitor.

Tutto questo ha un fondo, una base di partenza. Vale a dire l’analisi SWOTL’analisi SWOT è una tecnica per valutare forze, debolezze, opportunità e minacce di un’attività. SWOT sta per Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats, che sono appunto… che prende come riferimento quattro punti cardinali:

Ogni impresa ha delle possibilità da cogliere nel contesto in cui si trova ma anche delle minacce dalle quali difendersi. E tra gli errori della strategia di digital marketing c’è la completa ignoranza di questi aspetti. Così si attivano delle dinamiche che non permettono di intercettare i possibili sviluppi.

Ma non riescono neanche a tamponare le debolezze o evidenziare i punti in cui è possibile ottenere grandi risultati. Insomma, senza questa matrice è veramente difficile operare in modo strutturato.

Non si punta alla creazione di ambassador

Questo è un problema tipico di chi lavora su una strategia di digital marketing improntata su una prospettiva inbound che però non viene sfruttata fino in fondo. Basta dare uno sguardo al funnelIl Funnel (noto anche come sales funnel o marketing funnel) è il processo attraverso il quale le aziende guidano i clienti nell’acquisto dei prodotti. Il… di riferimento per capire qual è il nodo della questione.

Un processo di inbound marketing non si ferma alla vendita o ad altro tipo di conversioneNel web marketing, per conversione si intende quando un utente compie una specifica azione – misurabile – importante per la tua attività. Esempi sono l’accesso al sito, la visita di… ma lavora fino al raggiungimento di un obiettivo preciso: trasformare un utente sconosciuto in un evangelista, un ambassador.

In poche parole, un influencerInfluencer è chiunque abbia il potere di influenzare le decisioni di acquisto degli altri a causa della sua autorità, conoscenza, posizione o rapporto con il… naturale che parla bene del tuo brand e porta sempre nuovi clienti nella tua customer journey. Spesso, però, le strategie di digital marketing non si fermano alla semplice vendita.

Che è l’obiettivo finale di una prospettiva miope, incapace di guardare oltre il dato economico immediato. Quindi si dovrebbero applicare quelle strategie che ti consentono di trasformare il cliente in promoter

Questo può avvenire, ad esempio, con un customer care service avanzato o una community digitale in grado di mantenere il rapporto con i clienti e lavorare anche sulla possibilità di far tornare lo stesso cliente con tecniche di up e cross selling.

Non si conoscono obiettivi chiari

Questo è un problema che può danneggiare la campagna di digital marketing. Perché l’assenza di KPII KPI, acronimo di Key Perfonmance Indicators (indicatori chiave di performance), sono un insieme di misure quantificabili che un’azienda utilizza per valutare le sue prestazioni nel tempo. Queste… – key performance indicator, i riferimenti delle prestazioni – indica scarsa definizione degli obiettivi.

Attenzione, spesso quest’ultimi si confondono con la missionLa mission di un’azienda è l’insieme dei suoi obiettivi a lungo termine. Può essere definita come una breve descrizione dello scopo fondamentale di un’azienda. La… che rappresenta il fine ultimo dell’azienda. Chiaro, un ecommerce ha come obiettivo aumentare le vendite e un blogUn blog (abbreviazione di “weblog”) è un “giornale online”, o un sito web informativo, che mostra le informazioni in ordine cronologico inverso, con gli ultimi… aziendale mira a intercettare un maggior numero di leadSpesso tradotto come “contatto”, un lead è un individuo o azienda che ha mostrato interesse condividendo informazioni di contatto, come indirizzo e-mail, numero di telefono…, vale a dire di contatti che poi si trasformano

Prima in prospectUn Prospect è un potenziale cliente di cui abbiamo informazioni di contatto e che è stato qualificato come rispondente a determinati criteri. Nella maggior parte….Poi in clienti. Ma c’è un problema di fondo: hai individuato la strategia per intercettare questi trend e non li misuri, non usi le metriche giuste per decifrare l’andamento del lavoro svolto. I KPI aiutano a definire questo mondo di numeri selvaggi che spesso – per ignoranza o pigrizia – tendiamo a semplificare osservando solo le visite al sito o le vendite mensili.

Al massimo ci dedichiamo al numero di richieste contatto senza dimenticare che gli almanacchi degli errori nella strategia di digital marketing sono pieni di aziende che ignoravano tassi di abbandono del carrello, bounce rate e altre metriche più raffinate.

Per approfondire: Come disegnare una Customer Journey Map

Errori nella strategia di digital marketing

Esistono altri punti da inserire in questa lista di problemi che potrebbero minare la buona riuscita della tua attività di promozione digitale. Questi sono i punti che non puoi ignorare però c’è spazio per migliorare.

Ecco perché adesso chiedo la tua collaborazione: lascia nei commenti le tue idee e le esperienze che hanno segnato la tua digital strategy. E che vuoi condividere con me e con i lettori di questo blog.


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